Come crescere bambini felici con il supporto della famiglia

Nonni, zii o amici possono dare un prezioso contributo. Ecco come!

Mai come oggi le famiglie sono meravigliosamente variegate. Ci sono famiglie in cui a lavorare è solo uno dei genitori, quelle in cui entrambi i genitori sono lavoratori, famiglie costituite da mamme single o famiglie allargate. Sicuramente i genitori che possono dedicarsi completamente alla cura dei figli sono oggi molti di meno rispetto un tempo. Ecco perché scegliere di affidarsi a nonni, zii o amici è sicuramente una buona idea.

Un vantaggio per tutti

La possibilità di crescere un bambino con il supporto di nonni, zii o amici fidati è preziosa. Un'occasione da cogliere al volo. I benefici che ne derivano sono per tutti, ad esempio:

  • è un'occasione per il piccolo, che può godere dell'amore di chi lo ama al di là dei genitori e di un momento di gioco, svago, coccola (quasi) senza regole educative;

  • è un'occasione preziosa per chi lo accudisce: dai bambini c'è sempre da imparare; inoltre offrono sempre un'occasione per sorridere, ridere, divertirsi, coccolarsi.

  • è un beneficio per il genitore, che può dedicarsi al lavoro in serenità, sapendo di lasciare il suo bambino nelle mani di persone fidate e, perché no, magari ritagliarsi anche un'oretta per sé. Una mamma o un papà soddisfatti e felici, trasmettono queste sensazioni anche ai figli. Per di più il genitore grazie alla condivisione può arricchire la sua esperienza, facendo tesoro dei consigli preziosi e instaurando un rapporto speciale con le persone con le quali condivide la crescita del piccolo esploratore di casa.

Un bell'esempio arriva dalla blogger Valentina Farina, mamma di Bianca, che con sua sorella Alice ha un rapporto speciale, «Siamo sempre state molto legate, ma da quando siamo mamme il nostro rapporto si è intensificato. Ci supportiamo a vicenda», «Già durante la gravidanza sapevo di avere sempre un supporto da parte sua», racconta Valentina. «Abbiamo caratteri diversi, lei più ansiosa, io più tranquilla, così ci siamo equilibrate e insieme abbiamo superato le ansie e le paure della maternità». La loro complicità, anche nel reel che hanno girato con le loro bambine per LILLYDOO è evidente e è una dimostrazione di quanto possa essere bello crescere i propri figli con la vicinanza di una persona speciale della famiglia!

Come gestire i rapporti?

La cosa fondamentale, però, è sapere come gestire la situazione. Può capitare, infatti, che per piccole incomprensioni si inneschino dei meccanismi sbagliati, che potrebbero rovinare la serenità della famiglia intera.

Quindi, come gestire il tutto? La regola principale sicuramente è: dare fiducia. Che siano i nonni, gli zii o degli amici non cambia, dal momento in cui prendiamo la decisione di farci aiutare da qualcuno dobbiamo fidarci di ciò che avviene in nostra assenza (ma non solo). Ecco tutti i nostri consigli per instaurare un rapporto felice con le persone che, insieme a te, si prendono cura del tuo piccolo esploratore.

  1. L'educazione è attività dei genitori. I nonni, gli zii o gli amici non hanno il compito di impartire un'educazione, bensì quello di accudire il bambino e farlo stare sereno; al limite devono condividere la vostra linea educativa. Loro non hanno il compito di insegnare al bambino come comportarsi.

  2. Condividere le scelte. Chi si occupa del piccolo in vostra assenza dev'essere messo al corrente di certe scelte che avete fatto e supportarvi. Se avete scelto di non fargli mangiare la cioccolata, avrete i vostri buoni motivi. Lo stesso vale se avete deciso di non fargli vedere la televisione per niente o solo per un periodo di tempo limitato. Spiegate quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a prendere un certo tipo di decisione e chiedete con gentilezza a chi accudisce il bambino in vostra assenza di rispettare la vostra scelta.

  3. Niente competizione! È normale che i bambini si divertano più con i nonni che con voi, ma questo non deve creare gelosie. Educare è il vostro compito, il loro è quello di “viziare”. Il bambino a casa dei nonni, degli zii o di amici ha campo libero; è lì per giocare e per rilassarsi. A casa invece probabilmente dovrà rispettare qualche regola in più e quando inizierà a definire la sua identità probabilmente si ribellerà anche alle vostre regole (è del tutto normale, non rimaneteci male).

  4. Comunicare. Qualcosa non va? Ditelo subito, onde evitare accumuli di rancori che possono esplodere in liti furiose, ci rimetterete tutti! Voi non avrete più un supporto nella gestione del bambino, il bambino spesso perderà un contatto prezioso e le persone alle quali avete affidato il vostro piccolo esploratore si priveranno di una grande gioia. Ovviamente, garbo ed educazione non vanno mai dimenticati.

Speriamo che questi consigli ti possano aiutare a costruire un rapporto felice e di condivisione. Tenetele sempre a mente e non dimenticate, che condividere la crescita di un bambino è un'occasione di arricchimento per tutti quelli che ne prenderanno parte. Fare i genitori è bello e gratificante, ma avere l'occasione di fare l'esperienza più bella della nostra vita insieme ad altre persone lo è ancora di più!

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